Risarcimenti più alti per gli incidenti stradali rispetto a quelli oggi assicurati dalle tabelle del tribunale di Milano, utilizzate in tutta Italia. È pronta al ministero dello Sviluppo economico la tabella unica nazionale per risarcire le macrolesioni, vale a dire le menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità.
Nello schema di dpr preparato dai tecnici del Mise il valore economico è maggiore di quello disposto dalle tabelle elaborate dal tribunale di Milano, oggi utilizzate in tutta Italia grazie al via libera della Cassazione: la differenza risulta essere sempre più rilevante al crescere della gravità del danno subito. Il risarcimento del danno morale è rappresentato da una percentuale in aumento di quello da danno biologico; per garantire la personalizzazione richiesta sono state scelte come modello le tabelle del tribunale di Roma con fasce di oscillazione in aumento o in riduzione dei valori incrementali previsti, valori che si possono utilizzare anche per compensare le vittime della malpractice sanitaria.
Lo schema per le menomazioni più gravi deve rispettare i paletti fissati dalla legge. Da una parte il danno biologico come lesione all’integrità fisica, dall’altra quello morale come sofferenza psichica e dinamico relazionale, anche se ultimamente la Cassazione fa rientrare nel pregiudizio alla salute la modifica in peggio delle abitudini di vita. Il valore economico del punto sale all’aumentare dell’invalidità e scende al crescere dell’età del danneggiato. Al centro del sistema resta il sistema del punto variabile delle tabelle milanesi che il Mise integra, grazie a uno studio tecnico commissionato all’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, e fondato su dati di mercato. Il tutto per evitare maggiori oneri a compagnie e consumatori danneggiati, e per garantire continuità e coerenza nel passaggio da micro a macrolesioni.