Sentenza 573/2023 Tribunale Parma
Questa vertenza è durata quasi 20 anni, ed ha avuto soluzione solo qualche mese fa.
Il sinistro, avvenuto all’epoca in cui il bambino coinvolto aveva solo 13 mesi, fu causato da un colpo di sonno del padre, alla guida del veicolo, con conseguente uscita di strada, che aveva prodotto danni gravissimi e irreparabili al minore. Lo stesso viaggiava in braccio alla madre, non assicurato al seggiolino, come prescritto per legge: questa circostanza, però, non ha liberato dalle proprie responsabilità risarcitorie la compagnia assicuratrice del veicolo, che copriva anche i danni verso i terzi trasportati.
Condannati in solido anche il proprietario dell’auto ed il genitore che guidava.
Il non aver controllato il giusto assetto di viaggio del piccolo, ha fatto ricadere parte della responsabilità sul guidatore, che aveva l’obbligo di assicurarsi sulla corretta collocazione del minore nell’abitacolo, pur essendo affidato alle cure della madre. L’assicurazione, quindi, in solido risponde, ma può rivalersi in merito a tale condotta illegittima.