Flash per 20/07
Sentenza 5196/2017 Corte di Cassazione
Con la sentenza che prendiamo in esame, riferita ad un problema che spesso si presenta nella combattuta vita dei condomini, la Corte ha confermato una sentenza di primo grado che aveva stabilito la “riduzione in pristino”, in riferimento a lavori di ristrutturazione di un balcone, in cui non era stato rispettato l’allineamento verticale con gli altri affacci del plesso.
In buona sostanza, è stata riconosciuta una limitazione all’ingresso della luce nella proprietà sottostante, ai sensi dell’art. 1102 del Codice Civile.
Sancito quindi che, quando un proprietario esegue opere che incidano sui beni comuni, è necessario che vengano rispettati i limiti consentiti.
Questo concetto comporta la possibilità, da parte di un condomino, di poter trarre una utilità anche più intensa rispetto ad altri, a patto che ciò rispetti tre essenziali parametri: la salvaguardia della stabilità e della sicurezza dell’edificio, l’assenza di alterazioni al decoro architettonico dello stabile ed il mancato coinvolgimento in negativo, rispetto ad altri proprietari.