Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5538/21, depositata il 5 marzo dalla sezione lavoro. I Supremi Giudici infatti, hanno rigettato il ricorso principale presentato dal dipendente di un supermercato, il quale era stato licenziato proprio perché proponeva offerte commerciali sbagliate. La Corte ha ritenuto fondato il recesso perché ” in ordine ad un diffuso e reiterato inadempimento da parte del ricorrente degli obblighi che, ai sensi della disciplina collettiva applicabile, al medesimo incombevano quale responsabile del punto vendita, tale da pregiudicare il vincolo fiduciario particolarmente intenso che connota il predetto ruolo”.