Sentenza del 03/10/2012 Tribunale di Varese.
Non ce ne vogliano tutte le persone amanti delle compere natalizie, ma abbiamo sentito il dovere di ricercare una pronuncia giudiziaria, anche se datata, tesa a porre un freno agli acquisti compulsivi: soprattutto quando questi portano a spendere cifre che non si posseggono.
La sentenza prende il via dalla richiesta di una madre, la cui figlia aveva speso, a 500 Euro al giorno, circa 50.000 Euro di cui non disponeva. Il Collegio ha ritenuto opportuno nominare un Amministratore di Sostegno, allo scopo di far recuperare alla donna un rapporto col denaro, che aveva evidentemente perso.
Lo shopping compulsivo, quindi, equiparato ad altri comportamenti, che dimostrano l’incapacità di gestire la propria vita privata ed i propri interessi economici.
Cantava Carosone: “Mo’ viene Natale, non tengo denari, mi compro il giornale, e mi vado a cucca’ (coricare)”!