Sentenza 5953/2023 Tribunale Salerno
Lo Studio Legale Labonia ha, di recente, salvaguardato gli interessi di una società, attiva nella vendita di materiale informatico e componenti, il cui legale rappresentante era stato rinviato a giudizio, a seguito di accertamenti della Guardia di Finanza.
Dalle risultanze dell’indagine, sarebbe emerso un coinvolgimento illecito dello stesso, con ricezione di fatture relative ad operazioni dubbie, emesse da altro fornitore, per acquisti di materiali a prezzi sottostimati, secondo le valutazioni di mercato.
Detta evenienza aveva fatto sorgere il sospetto che l’imputato, fosse a conoscenza e coinvolto, nella falsa fatturazione di “24 operazioni“, (per un ammontare di oltre €80.000), con le caratteristiche della cosiddetta “società cartiera”: ovvero di impresa che emette fatture per operazioni inesistenti, consentendo ad imprese produttive di utilizzarle, sia a fini di evasione fiscale indicando in bilancio costi inesistenti, sia a fini di riciclaggio o per altri scopi illegali.
L’azione difensiva è stata prontamente indirizzata a dimostrare che tutte le operazioni di acquisto materiali, erano avvenute in via telematica e che non vi era mai stato un contatto diretto con i responsabili della società fornitrice.
Dalle risultanze stesse dell’indagine, si evidenziava che ad ogni fattura emessa corrispondeva un bonifico di pagamento.
Escusso come teste della difesa, un consulente finanziario ed amministratore, che evidenziava come il prezzo “sottostimato”, dipendesse solo dall’elevato quantitativo del materiale acquistato e non da altre ipotesi di atti illeciti.
Il giudice ha pienamente accolto le motivazioni difensive, anche sulla scorta della prova che il materiale veniva ritirato presso una società di stoccaggio merci e che non sussisteva nessuna circostanza, atta a configurare il coinvolgimento dell’imputato in illecita attività “cartiera“.
Prosciolto perché il “fatto non sussiste“, con piena soddisfazione dello Studio Legale Labonia.
