Avvocato Simone Labonia - Cassazionista |    via F. Gaeta, 7 84129 - Salerno (SA) | C.f. LBNSMN73D01F839T | P. Iva 03438870655

Tag: diffamazione

OBBLIGO DI RISPETTO DA PARTE DEL C.T.U. AI CONSULENTI DI PARTE!

di segreteria studio legala labonia

Sentenza 33463/2024 Corte Cassazione Definire, nell’ambito di un parere professionale richiesto dal giudice della causa, l’elaborato tecnico altrui come “assurdo ed inverosimile, esulante dai criteri di ogni logica“, e definire il contraddittore come “persona che pensa di aver la verità in tasca, pretenzioso, vanaglorioso, presuntuoso ed arrogante” , esprime una forma di discredito e di…

“NOTORIO E PRESUNZIONE” COME PROVA DEL DANNO DA DIFFAMAZIONE

di segreteria studio legala labonia

Sentenza 25059/2024 Cassazione Penale Questa pronunzia della Suprema Corte ha evidenziato quanto l’impiego del “notorio e delle presunzioni” come prove nel contesto del danno alla reputazione, sia un tema di rilevanza giuridica. In base al principio “id quod plerumque accidit”, si presume che un evento segua l’andamento più comune e, nella diffamazione, il notorio può…

Pesate bene i termini che possano essere diffamatori

di segreteria studio legala labonia

Sentenza 48309/2022 Cassazione Penale Diritto di critica sì: ma fino a un certo limite! Il direttore di un giornale è stato condannato per diffamazione, avendo adoperato un termine un po’ troppo colorito per descrivere l’operato di un sodalizio di ambientalisti. La Corte ha sancito che è concesso un diritto di critica giornalistica su azioni di…

Nessuna diffamazione in caso di critica al datore sui social.

di studio

La quinta sezione penale della Corte di Cassazione con sentenza n. 17784 depositata il 4 maggio ha sancito che, non scatta il reato di diffamazione se, sui social, viene duramente criticato il datore di lavoro, ad esempio per motivi inerenti allo sfruttamento dei lavoratori. L’art. 21 della Costituzione dispone che “Tutti hanno diritto di manifestare…

Social network: condannato per diffamazione anche chi offende ignoti.

di studio

La Corte di Cassazione con sentenza 10762/22 ha sancito che, rischia la condanna per diffamazione grave ex art. 595 terzo comma c.p., per chi offende, tramite social, con parole sgradevoli e lesive dell’onore o reputazione, anche senza indicare i nomi, in quanto, tale condotta è comunque idonea a raggiungere un numero indeterminato ma comunque apprezzabile…