La sezione tributaria della Corte di Cassazione con ordinanza 17743/21, accogliendo il ricorso del fisco, ha sancito la legittimità dell’accertamento fiscale se la trasformazione di una s.a.s. in s.r.l. non è giustificata da valide ragioni economiche. Nel caso in esame, l’accertamento veniva effettuato ai fini dell’Ires notificato ad una società originariamente di persone e poi trasformata in società di capitali. La società contribuente, dopo il passaggio, esercitava un diritto di opzione, realizzando una plusvalenza e, compensando il suo reddito, otteneva un credito d’imposta. Il giudice non verificava l’esistenza di ragioni economiche valide e, pertanto, si configurava elusione. Secondo la Cassazione, l’abuso del diritto ex. art 37 bis del Dpr n. 917/86 non può limitarsi ai soli casi stabiliti dalle e, viene definito come uso distorto di strumenti giuridici allo scopo di ottenere un vantaggio d’imposta; tale abuso, si realizza quando lo scopo di ottenere vantaggi fiscali si configura come causa prevalente. Pertanto, il giudice dovrà sempre verificare se vi sono valide ragione fiscali sottese al mutamento dell’oggetto sociale.