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TRUFFA CONTRATTUALE: ESISTE SEMPRE QUALCUNO PRONTO AD ACQUISTARE LA “FONTANA DI TREVI”!

Sentenza 33588/2923 Corte Cassazione

La pronuncia della Suprema Corte, tende ad individuare il momento in cui realmente si consuma il reato, in riferimento alle modalità ed ai tempi delle condotte illecite: ovvero quando si sia prodotto l’effettivo pregiudizio per il truffato e l’ingiusto profitto per il truffatore. Per questo motivo, nel caso in cui siano inesistenti i prodotti oggetto della negoziazione, si intende perfezionato il reato alla stipula del contratto, quale momento di assunzione di un’obbligazione.

Ricordate “Decio Cavallo”, pronto ad acquistare la “Fontana di Trevi” in un famoso film di Totò?

Con le dovute differenze, il caso in esame è molto simile, in quanto il raggirato è stato convinto ad effettuare un congruo versamento su un conto corrente estero, per partecipare ad un “investimento garantito”: salvo scoprire in seguito che nulla esisteva.
L’effettivo pregiudizio, per la Corte, non si manifesta al momento della scoperta della inesistenza dei beni acquistati, ma al momento della stipula del contratto.
Ciò è importante, essenzialmente, per determinare una corretta competenza territoriale e per individuare dove si debba incardinare un giusto processo.