Normativa vigente
Questa storia merita di essere annoverata nei racconti che ci mettono in contatto con le norme giuridiche perché, pur essendo vera, sembra uscita da una fantasiosa pellicola cinematografica.
Già ci siamo interessati, in questa rubrica, del borseggio e delle sue conseguenze penali: in questo caso, dopo il borseggio attuato ai danni di una turista americana nelle vie di Milano, è seguito anche l’uso indebito della sua carta di credito.
Fin qui tutto normale!
Lo strano nasce dal fatto che il borseggiatore, negli attimi immediatamente successivi al reato, è entrato in un negozio di sexi – shop sulla stessa strada, spendendo €1.200 in materiale pornografico e pagando, ovviamente, con la carta di credito appena rubata.
L’avviso della transazione, arrivato in automatico sul telefonino della derubata con l’indirizzo dell’esercizio commerciale, ha prodotto l’immediato coinvolgimento delle Forze di Pubblica Sicurezza, con l’arresto in flagranza del reo, che non ha fatto nemmeno in tempo ad uscire dal negozio.
Ricordiamo che, l’utilizzo indebito della carta di credito altrui, è contemplato nell’art. 496 del Codice Penale, con una punibilità fino a 5 anni di reclusione e fino a €1500 di multa.