Sentenza 840/2021 Corte d’Appello di Milano.
Amore malato, quello di un commissario di Polizia Locale, che controllava costantemente, con il sistema di videosorveglianza, tutti i movimenti di una collega, di cui si era follemente invaghito.
Confermato il provvedimento di licenziamento emesso dal Comune, perché l’episodio minava in maniera irreparabile la fiducia nei confronti del dipendente: situazione aggravata dalla circostanza che si trattava di un Pubblico Ufficiale. Inutile la tesi difensiva che tendeva a dimostrare che non si trattava di stalking, bensì solo di attaccamento al dovere nel controllo degli eventi e dei luoghi di lavoro. Pur avendo avuto fino a quel momento una carriera immacolata, la macchia è risultata indelebile.
Altro che appassionarsi ad una fiction: questo è “cinema verità”!