Sentenza 6935/2022 Tribunale di Milano.
Fate attenzione quando ricevete un messaggio WhatsApp e rispondete che siete d’accordo. Infatti, il Tribunale di Milano ha riconosciuto tale scambio di messaggi come prova scritta valida e sufficiente, per configurare un accordo tra due parti in causa.
Da un lato un mediatore immobiliare, dall’altro un venditore che, per messaggio, aveva detto di riconoscere una provvigione, solo se la vendita avesse superato una determinata cifra.
L’assenso del mediatore ha, quindi, tolto validità al decreto ingiuntivo avviato dallo stesso, dopo aver prodotto una vendita sotto la soglia prevista dall’accordo.
Un tempo si diceva che bastasse una stretta di mano per sancire un accordo tra persone per bene: oggi, nelle mani, ci sono gli immancabili telefonini, ma il risultato è lo stesso!